Manifestazione a Portella negli anni '50 |
È polemica sull'iniziativa del sindaco di Piana degli Albanesi (Palermo) Gaetano Caramanno (Pdl) di inserire la cerimonia di Portella della ginestra all'interno del programma "Cannoli & Friends" che si terrà a Piana dal 6-8 maggio. Alle manifestazioni sarà presente anche Lele Mora, organizzatore di una delle gare. Sabato 7 maggio alle 11, in occasione della festa del cannolo, è prevista la scopertura di un affresco nel piazzale di Portella in cui il 1° maggio 1947 avvenne la strage dei contadini che erano andati lì per la festa dei lavoratori. Morirono 12 persone. "E' come mettere insieme il sacro con il profano. Bisogna avere rispetto per Portella, non si può accomunare la prima strage di Stato a un evento commerciale, per quanto di richiamo turistico", dichiara il segretario della Cgil di Palermo Maurizio Calà. A Piana degli Albanesi già sono insorti i familiari delle vittime della strage di Portella della Ginestra, che invitano il sindaco di Piana degli Albanesi a rinviare a una data più consona la presentazione dell'affresco raffigurante Gesù Cristo realizzato in ricordo dei caduti di Portella. Il dipinto sarà inaugurato nel piazzale di Portella della Ginestra e resterà lì all'aperto. "E' una provocazione inqualificabile che offende non solo la memoria delle vittime ma anche le persone perbene - dicono i familiari delle vittime, riuniti nell'associazione "Ginestra" - Portella per noi è memoria dei morti caduti mentre il cannolo è una festa".
"L'iniziativa del sindaco Gaetano Caramanno - aggiunge Francesco Petrotta, esponente della Camera del Lavoro di Piana e storico - è incomprensibile perché di fatto non aiuta a creare quel clima di concordia tra tutte le componenti della comunità (familiari delle vittime, autorità ecclesiastiche, organizzazioni sindacali, forze politiche ed istituzionali) indispensabile per commemorare degnamente i caduti di Portella del Primo Maggio 1947". Una dura posizione viene anche dal Papas di Piana Stefano Plescia: "Portella è un avvenimento doloroso che va ricordato in altri modi, con convegni, libri e ricerche, non certo con una festa del cannolo che è solo uno sciupio di denaro. Sul sangue e sul pianto dei familiari delle vittime non si può organizzare un evento mondano. Come si fa a mettere insieme queste due cose per me è incomprensibile e lo dico come sacerdote e come persona. Non sono favorevole a questo spreco di denaro: anziché dare cannoli gratis, il denaro si può usare in modo più edificante e costruttivo".
La Repubblica-Palermo - 29.04.2011
Nessun commento:
Posta un commento