Manifestazione regionale in sostegno dei referendum "2 sì per l'acqua bene comune" e dell'approvazione della legge di ripubblicizzazione del servizio idrico in Sicilia Giovedì 28 aprile dalle ore 16.00 in Piazza Umberto I a Burgio (AG), si svolgerà una manifestazione promossa dal Comitato Referendario Regionale "2 sì per l'acqua bene comune", a sostegno della vittoria referendaria e dell'approvazione del disegno di legge di iniziativa Popolare e Consiliare "Principi per la tutela, il governo e la gestione pubblica delle acque. Disposizioni per la ripubblicizzazione del servizio idrico in Sicilia". Fra i partecipanti all'iniziativa un ospite illustre, Mme Anne Le Strat, vicesindaco di Parigi e protagonista, lo scorso anno, della ripubblicizzazione del servizio idrico nella capitale francese, dopo venticinque anni di gestione privata affidata alle due grandi multinazionali Suez e Veolia. L'esempio e il modello parigino rappresentano, a livello mondiale, un segnale molto importante di inversione di rotta, rispetto alle politiche liberiste di mercificazione dei beni comuni, ed un esempio concreto che ripubblicizzare è possibile e vantaggioso. L'acqua è un bene primario, indispensabile, inalienabile, non mercificabile e la sua gestione deve rimanere pubblica. Per affermare questo principio, il 14 maggio 2009 si è costituito a Palermo il Coordinamento Nazionale degli Enti Locali per l'acqua bene comune, che con il Forum Italiano dei Movimenti per l'acqua, ha promosso e sostenuto i Referendum per l'abrogazione delle norme che impongono la privatizzazione del servizio idrico in Italia. Oltre un milione e quattrocentomila donne e uomini, hanno sottoscritto i referendum per sottrarre la gestione del servizio idrico al mercato, e i profitti dall'acqua. Lo hanno fatto attraverso una straordinaria esperienza di partecipazione dal basso, senza sponsorizzazioni politiche e grandi finanziatori, nel quasi totale silenzio dei principali mass-media. Grazie a queste donne e questi uomini, il 12 e 13 giugno, gli italiani saranno chiamati a pronunciarsi su una grande battaglia di civiltà: decidere se l'acqua debba essere un bene comune, un diritto umano universale e quindi gestita in forma pubblica e partecipativa, o una merce da mettere a disposizione del mercato e dei grandi capitali finanziari, anche stranieri, così come già avviene in Sicilia con la gestione del sovrambito Siciliaacque s.p.a., in mano per il 75% alla multinazionale francese Veolia. In Sicilia oltre a promuovere i referendum, per la prima volta nella nostra Regione, è stata promossa, per iniziativa Popolare e Consiliare, una proposta di legge di ripubblicizzazione e riordino dell'intero settore idrico, oggi all'esame della IV Commissione Parlamentare, Ambiente e Territorio. 135 Consigli Comunali e una Provincia, di ogni colore politico, ed oltre 35.000 cittadini hanno chiesto una gestione pubblica e partecipata dalle comunità locali. Un momento di rilevante partecipazione attiva dei siciliani nella vita democratica della nostra Regione. Con la vittoria referendaria si impedirà la privatizzazione in Italia, e si porranno le basi per difendere questo diritto umano inalienabile, quest'anno riconosciuto dalla risoluzione delle Nazioni Unite, in tutti quei Paesi in cui dall'accaparramento della risorsa idrica, già fonte di conflitti internazionali, dipende la vita di milioni di persone. Una battaglia insieme locale e globale in cui ogni cittadino è chiamato, andando alle urne, ad assumersi una responsabilità per le generazioni viventi e future.
In occasione della manifestazione di Burgio, alla quale parteciperanno anche il Sindaco di Corchiano, Bengasi Battisti, coordinatore nazionale del Coordinamento Enti Locali per l'acqua bene comune, e Marco Bersani del Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua, sarà presentato un documento a favore della gestione pubblica delle acque, da fare sottoscrivere ai rappresentanti del mondo culturale e sul quale Mme Le Strat apporrà la prima firma.
A conclusione della manifestazione sarà proiettato, in prima nazionale, il film «Water makes money- Come le multinazionali fanno profitti sull'acqua'.
Si scrive acqua, si legge democrazia
Comitato Referendario Regionale "2 SI per l'Acqua Bene Comune"
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