Mariastella Gelmini |
“Il ministero dell’Istruzione continua a collezionare pesanti condanne, un record senza precedenti per Maria Stella Gelmini, che avrà effetti incommensurabili sul bilancio dello Stato”. Lo afferma Tonino Russo (Pd), componente della Commissione Cultura della Camera, commentando la sentenza del tribunale di Genova che condanna il Ministero a risarcire 15 lavoratori precari della scuola che avevano fatto ricorso per la loro mancata stabilizzazione. La sentenza prevede per ogni lavoratore il riconoscimento di 15 e la ricostruzione di carriera, ovvero gli stessi diritti economici del personale di ruolo, per un totale di circa 500mila euro. Una sentenza che potrebbe costringere il MIUR ad un risarcimento analogo per gli oltre 100mila precari della scuola. Il Partito Democratico chiede il riconoscimento dei diritti ai precari e le dimissioni della Gelmini. “È stato confermato quanto il Partito Democratico ha affermato, sin dall’inizio della Legislatura – prosegue Russo (Pd) – la mancata applicazione al comparto della scuola dei principi comunitari in tema di lavoratori a tempo determinato causa una ingiusta discriminazione, una ovvietà che oggi è stata autorevolmente sancita da un Tribunale”. “Il risultato delle scelte miopi della Gelmini – aggiunge il deputato Pd – è che lo Stato dovrà pagare due stipendi per avere un solo docente: uno stipendio a quello che ha insegnato, l’altro ad un precario che aveva diritto all’immissione in ruolo, ma a cui la Gelmini ha negato questo diritto con le sue improvvide scelte”. “La sentenza di oggi – continua Russo (Pd) – è l’ulteriore conferma dell’inadeguatezza assoluta del Ministro Gelmini e dei vertici del Ministero che la coadiuvano malconsigliandola. Vadano tutti a casa per evitare ulteriori danni alla Scuola ed all’Erario”. “Di fronte all’ennesima bocciatura delle scelte del duo Tremonti-Gelmini la maggioranza prenda atto che è necessaria una rapida inversione di tendenza. Fra le tante proposte di legge depositate dal Pd, ve ne è una – di cui l’on. Russo è primo firmatario – che, nel rispetto della normativa comunitaria prevede la stabilizzazione del personale docente e del personale Ata, e l’inserimento del personale docente nelle graduatorie ad esaurimento”. “Di fronte a questa ennesima condanna – dice il parlamentare democratico – è necessario evitare un costosissimo e lunghissimo contenzioso, è conveniente, ragionevole e legittimo riconoscere i diritti acquisiti alle decine di migliaia di precari, tra docenti e personale tecnico, che garantiscono il regolare svolgimento dell’anno scolastico”. “La maggioranza – conclude Russo (Pd) – avanzi soluzioni vere, non continui a perseverare nella dottrina Gelmini che, con presunte furbizie, ha sempre cercato di aggirare le sentenze, le direttive e quant’altro dimostrasse l’irragionevolezza della sua politica”.
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