Il prefetto accetta la proposta del Pd e si presenta alle comunali di maggio. Ma resta in piedi, nel centrosinistra, anche la candidatura di Luigi De Magistris: "Non mi ritiro"
Il prefetto Mario Morcone, responsabile dell'agenzia del Viminale per i beni confiscati alle mafie, si candida a sindaco di Napoli. "Accetto la candidatura propostami dal Partito Democratico per amore della città", dice. "Pur non avendo mai militato in nessuna formazione politica - aggiunge - ho apprezzato che il Pd abbia manifestato una convergenza sul mio nome, chiedo che anche altre importanti espressioni e risorse dell'area di centrosinistra sostengano la mia candidatura e lavorerò per questo"."Metto a disposizione la mia passione, le mie competenze e la mia lunga esperienza maturate nella pubblica amministrazione. Il mio impegno prioritario - aggiunge - sarà rivolto ad avvicinare l'amministrazione comunale alla città nelle sue espressioni migliori". Nel campo del centrosinistra, tuttavia, c'è anche la candidatura dell'europarlamentare dell'Idv, Luigi De Magistris, che dice: "Non mi ritiro". Mentre nel Pdl prende quota - e potrebbe presto diventare ufficiale - quella dell'ex presidente degli industriali di Napoli, Gianni Lettieri. Dunque De Magistris non ha alcuna intenzione di fare un passo indietro: "La candidatura di Morcone - avverte - non sposta di un millimetro la mia posizione, del resto sono già in campagna elettorale da qualche giorno. Il Pd - accusa l'europarlamentare di Italia dei valori - ha deciso di non scegliere la strada del cambiamento, sono prevalse le ragioni della conservazione e del continuismo con Bassolino. Non credo che il rinnovamento passi per Morcone. Serviva uno scatto nel modo di fare politica e dal punto di vista generazionale. Ora - conclude De Magistris - mi confronterò con lealtà e passione con la continuità rappresentata da Morcone e convinceremo i napoletani a votare me e la coalizione che mi sosterrà".
Morcone, invece, fa appello alla società civile: "La complessità della situazione napoletana richiede il più vasto concorso di associazioni, imprese, terzo settore e mondo della cultura; tutti devono rendersi protagonisti del rilancio di un ruolo e di un'immagine troppo a lungo lacerata. Proporrò, se eletto - dice il prefetto - che nel governo della città possano portare il contributo ampie rappresentanze e competenze provenienti da questi settori". Dopo il flop delle primarie del 23 gennaio scorso, il cui risultato non è mai stato reso ufficiale dopo le accuse di brogli, il Pd ha dunque scelto. Anche se lo scenario si profila, almeno al primo turno, più complesso di quanto si pensasse, con De Magistris già in campo e Morcone che non ha molto tempo a disposizione per illustrare le sue idee alla città. Nelle prossime ore l'assemblea provinciale di Sinistra e Libertà dovrà scegliere tra Morcone e De Magistris.
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