Signor Angelo Provenzano,
lei non è il figlio di un boss mafioso che vive nell’Ottocento. Lei vive in una società progredita, ha studiato e possiede tutti gli strumenti per capire che non sono in gioco i diritti alla salute e alle cure di suo padre, ma le pesantissime responsabilità di chi si è macchiato di reati gravissimi e che ancora oggi tace e continua ad essere un esponente di primo piano di Cosa nostra. Questo è un dato di fatto col quale lei deve fare i conti. LEGGI TUTTO
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