mercoledì, marzo 02, 2011

Ci scrive la dott.ssa Mara Di Leo: "Non ho alcun rapporto associativo con Omnia onlus"

Abbiamo ricevuto tre lettere da Mara Di Leo (una per l’Associazione culturale Città Nuove Corleone, un’altra per il direttore responsabile del periodico on line Città Nuove e un’altra ancora per l’Associazione Corleone Dialogos) dal contenuto identico, all’oggetto “rettifica notizie”, che pubblichiamo:

«In riferimento alle notizie pubblicate domenica 20 febbraio 2011 sulle testate on-line agli indirizzi web www.cittanuove-corleone.it e www.corleonedialogos.it si significa che la sottoscritta non ha alcun rapporto associativo con l’associazione Omnia onlus di Corleone, né dirige la stessa. Ciò premesso si invitano i direttori responsabili dei periodici in indirizzo a voler provvedere, ai sensi delle vigenti disposizioni di legge, a rettificare i dati pubblicati e sopra menzionati in quanto non veritieri e tendenziosi. Si diffida dalla diffusione di atti e/o notizie prive di fondamento. Con riserva di ogni ulteriore azione.
Corleone, 23 febbraio 2011
Dott.ssa Di Leo Mara

***
Corre l’obbligo precisare che la fonte da cui abbiamo appreso la notizia che la dott.ssa Mara Di Leo ricopriva la carica di “segretario generale” dell’Associazione Omnia onlus di Corleone è il sito ufficiale dell’Associazione stessa, che lo portava scritto nella pagina “chi siamo” fino alla data del 17 febbraio 2011. Da quel giorno, invece, la notizia è stata cancellata e noi ne abbiamo dato puntuale notizia. Nella lettera aperta del 20 febbraio 2011, a cui si riferisce la dott.ssa Di Leo, avevamo scritto, infatti: «Fino al 17 febbraio 2011, effettuando un semplice collegamento al sito internet dell’Associazione OMNIA Onlus (http://www.omniaonlus.org) e cliccando sulla voce “chi siamo”, si poteva leggere che «il rappresentante legale dell’ente è la dottoressa Giuseppina IARIA, il segretario generale è la dottoressa Mara DI LEO». La prima è sorella di un consigliere comunale molto vicino al sindaco Nino Iannazzo, la seconda è la moglie del primo cittadino di Corleone». Alla luce di quanto sopra, fermo restando la pubblicazione della lettera e la disponibilità ad ospitare ogni ulteriore comunicazione, si suggerisce alla dott.ssa Di Leo di chiedere che sia l’Associazione Omnia onlus a diffondere la sua lettera di dimissioni e il verbale di accettazione delle stesse. Sarebbe un contributo di chiarezza e di trasparenza, che farebbe onore a tutti. E soprattutto a «Corleone città della legalità».
La Redazione di Citta Nuove Corleone
La Redazione di Corleone Dialogos

4 commenti:

Anonimo ha detto...

1 parte
All’intreccioso argomento “Cascate delle due Rocche”, messo in luce dalle Associazioni “Città Nuove” e “Corleone Dialogos” si sono aggiunti due nuovi tasselli: i tentennamenti, le contraddizioni e le incoerenze fatte rilevare da Dino Paternostro nell’intervista rilasciata dal Sindaco Iannazzo a Tele Jato (ognuno di noi guardando l’intervista può trarne le proprie considerazioni) e i chiarimenti presentati dalla Dott.ssa Mara Di Leo sul ruolo non più ricoperto all’interno dell’Associazione “Omnia Onlus” (non ho capito perché pubblicato parecchi giorni dopo dalla data della missiva 23/02/2011 e che sino ad ora non ha sortito quanto richiesto dall’interessata). Premetto che sulle modalità seguite per l’affidamento ho già espresso il mio parere. Ho seguito con attenzione il susseguirsi della vicenda e ho tratto le mie riflessioni/considerazioni . Si assiste a un accanimento politico/personale nei confronti del Sindaco sol perché la moglie era il Direttore Generale dell’Associazione mentre non vi è uguale accanimento nei confronti della sorella di un Consigliere Comunale molto vicino al Sindaco che era ed è a tutt’oggi il Presidente dell’Associazione. Sarebbe grave se per attaccare politicamente il Sindaco le Associazioni si fossero basate solamente sull’ informazione assunta online dal sito dell’Associazione, tenuto conto come avviene di sovente che l’aggiornamento dei siti istituzionali e non avviene con notevole ritardo e cito ad esempio il sito della Regione Siciliana che per parecchio tempo indicava nomi di Assessori che non ricoprivano più tale incarico o numeri di telefono inesistenti. Pertanto rivolgo invito non all’interessata (così come suggerito da Dino Paternostro) ma al Presidente dell’Associazione sempreché le norme statutarie lo permettono (al fine di dissipare ogni ombra di dubbio che ancora aleggia sulla spiacevole vicenda) di pubblicare sul loro sito la documentazione inerente allo scioglimento del rapporto intercorso fra l’Associazione “Omnia Onlus” e la Dott.ssa Di Leo.

Anonimo ha detto...

2 parte
Un punto di domanda se beneficiaria dell’affidamento fosse stata un’altra Associazione si sarebbe creato tutto questo polverone??? Viviamo a Corleone e come Dino conosce bene attorno a Consiglieri e Assessori orbitano tante Associazioni (a Corleone secondo me ce ne sono tante quasi tutte costituite No Profit - senza scopo di lucro !!!!) formate da amici e parenti e ognuno cerca di portare acqua al proprio mulino con il risultato che si dovrebbe bloccare tutto e per affidare/organizzare qualcosa bisognerebbe rivolgersi ad Associazioni di altri paesi stando ben attenti che non vi siano parenti/affini sino al 4° grado. Il Consigliere Comunale Dino Paternostro si prepara a presentare una mozione al Consiglio Comunale per la revoca della deliberazione comunale n. 9 del 20 gennaio 2011 e se per ipotesi remota (stante la composizione del Consiglio Comunale) fosse approvata cosa, si otterrebbe? Solo uno scopo quello di aver bloccato una procedura ritenuta irregolare inerente all’affidamento diretto a un’Associazione molto vicina al Sindaco Iannazzo che ha fatto del rispetto della legalità il proprio cavallo di battaglia. Francamente mi sembrerebbe di assistere a una vittoria di Pirro. Penso invece agli sviluppi negativi e in primis che le meravigliose ricchezze naturali del parco fluviale si potrebbero continuare ad ammirare solo con il binocolo e dovremmo assistere con le mani nelle mani al suo inesorabile degrado. L’Associazione “Omnia Onlus” potrebbe e uso il condizionale chiedere il risarcimento danni al Comune perché costretta a rinunciare al finanziamento e quindi si potrebbe aprire un contenzioso che può costare alle esigue casse comunali parecchi quattrini. Nel frattempo l’Amministrazione Comunale così come proposto dalle Associazioni Città Nuove e Corleone Dialogos dovrebbe iniziare l’iter burocratico/amministrativo per affidare la gestione del parco fluviale all’Azienda Foreste Demaniali della Regione Siciliana. L’Azienda sarà disponibile e a quali condizioni/benefici? Con quali soldi? Quando tempo occorrerà per una definitiva soluzione? Anche se la proposta è condivisibile, è da considerare l’unica alternativa validamente percorribile? In conclusione e per non annoiare i lettori voglio lanciare una mia proposta: mantenere l’affidamento della gestione della cascata delle due rocche a prescindere della vicinanza o meno al Sindaco nei confronti dell’Associazione “Omnia Onlus” già detentrice di un finanziamento pubblico di € 200.000,00 modificando ove fossero necessari i punti inseriti nella convenzione che deve ancora (se non ho capito male) essere sottoscritta fra le parti. L’importante è che si raggiunga l’obiettivo di rendere fruibile per la collettività e per i visitatori un bene di valore inestimabile che sta cascando da tutte le parti. Caro Dino anche se sarebbe corretto apporre la mia firma preferisco per ovvi motivi mantenere ancora l’anonimato……con l’augurio che a questa vicenda fosse posta la parola “fine”……….e con un invito ad una netta presa di posizione da parte dell’Amministrazione e del Consiglio Comunale (stante il poco tempo rimasto da qui all’elezioni comunali previste per il prossimo mese di maggio 2012) nel portare avanti insieme la risoluzione di alcune problematiche che affliggono la nostra “animosa civitas corleonis”.

DINO PATERNOSTRO ha detto...

La lettera della d.ssa Di Leo è stata pubblicata alcuni giorni dopo la data della missiva perchè è stata spedita per posta.
Sia la d.ssa Di Leo, sia l'Associazione Omnia onlus, sia il sindaco di Corleone hanno "le carte" per dimostrare ai cittadini la data delle dimissioni e la data dell'accettazione delle stesse. Perchè restano tutti abbottonatissimi e qualdo aprono bocca o sono generici o si contraddicono?
Nè Città Nuove nè Corleone Dialogos hanno detto che sicuramente la moglie del sindaco era ancora "segretario generale" di Omnia onlus alla data di richiesta del patrocinio, alla data della concessione dello stesso e alla data di adozione della delibera di affidamento della cascata. La nostra unica fonte è il sito dell'Associazione. Che è il sito ufficiale però! Se il sito portava un dato inesatto che lo dicano! Questo silenzio "omertoso", direbbe qualcuno, fa pensare male.
La posizione del sindaco che ha i pieni poteri amministrativi per decidere sull'affidamento è molto più "pesante" di quella del consigliere Iaria, che invece giuridicamente non ha alcun potere di decidere sull'atto. Ecco perchè c'è una differente attenzione. Il dato etico-morale, comunque, accomuna entrambi.

DINO PATERNOSTRO ha detto...

Sulla vicenda vi sono due livelli di valutazioni da fare. Il primo è giuridico. Un pubblico amministratore non può adottare atti che riguardano un parente o affine entro il quarto grado. Lo prevede la legge. Piaccia o no, finanziamenti o non finnziamenti, se le cose stanno così la delibera va revocata "senza se e senza ma". Se ci sentiamo ancora in uno stato di diritto.
Il secondo livello è etico-morale. Quand'anche la d.ssa Di Leo non fosse più segretario generale di Omnia onlus, siccome lo è stata e siccome presidente resta pur sempre la sorella di un consigliere comunale vicinissimo al sindaco e siccome è notorio che la stessa associazione nel suo complesso è stata sempre vicinissima al sindaco, tanto che più volte gli ha conferito incarichi professionali retribuiti, non sarebbe il massimo della trasparenza e della correttezza che il primo cittadino affidasse direttamente (senza gara pubblica) la gestione di un bene per giunta con un cofinanziamento di 30 mila euro. Almeno questo non dovrebbe essere consentito al sindaco di "Corleone città della legalità". La legalità non è vuoto formalismo, ma pratica concreta di trasparenza e di giustizia. O no?
Infine, l'affidamento all'Azienda foreste della Cascata delle Due Rocche potrebbe avvenire in brevissimo tempo. L'Azienda Foreste potrebbe garantire la manutenzione e la custodia per sempre e non per soli tre anni. Occupando diversi operai forestali e non qualche "amico".
E poi vi sono i dieci operai del verde pubblico, illusi da questo sindaco e lasciati senza lavoro. Nelle more della forestale, potrebbero essere loro ad occuparsi della Cascata.