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L'ospedale di Corleone |
Nella mattinata del 24 febbraio il direttore generale dell’ASP di Palermo, Salvatore Cirignotta, sarà a Corleone per illustrare il piano attuativo locale. In sostanza, ai rappresentanti dei comuni della zona del Corleone, riuniti nell’aula consiliare, il manager comunicherà la “mission” che intende assegnare all’ospedale di Corleone e al distretto sanitario, dopo l’approvazione dell’atto aziendale e della pianta organica. L’impegno di venire a Corleone Cirignotta l’aveva assunto lo scorso 16 dicembre, a conclusione dell’incontro con il Comitato per la difesa dell’ospedale, con il capogruppo del Pd all’Ars Antonello Cracolici e con il segretario regionale dei democratici Giuseppe Lupo. Un incontro cominciato con molta tensione, ma concluso in un clima più disteso. La svolta nella vertenza-ospedale è arrivata sicuramente dalla decisione dei comuni, dei sindacati e di tante associazioni di sensibilizzare i cittadini sui rischi di ridimensionamento dell’ospedale, organizzando la grande manifestazione di protesta (e di proposta) del 29 novembre 2010. Una manifestazione che ha finalmente bloccato le “trattative” (semi-pubbliche o semi-private) di questo o di quel sindaco, di questo e di quell’altro politico, per qualche posticino a favore “della moglie di…” o “del marito della…”, ponendo l’attenzione sulla necessità di rilanciare complessivamente la sanità nella zona del Corleonese. Adesso c’è cauto ottimismo tra gli operatori sanitari, le organizzazioni sindacali e i rappresentanti dei comuni per quanto verrà a dire il manager a Corleone. Pare che (la proposta è già scritta) la direzione generale voglia modificare la pianta organica, giudicata insufficiente dal Comitato per la difesa dell’ospedale. Nella nuova proposta, l’U.O. di medicina fisica e riabilitazione (16 posti letto), che non aveva nessuna dotazione organica, avrebbe assegnati 2 medici, 7 infermieri, 7 fisioterapisti, 1 logopedista e 3 operatori socio-sanitari. Il laboratorio di analisi, che aveva solo 1 biologo e 2 tecnici, avrebbe 1 medico, 2 biologi e 4 tecnici. Infine, accanto a quello già previsto, verrebbe assegnato all’ospedale un altro medico cardiologo. Nella sostanza, se queste proposte saranno confermate, verrebbero accolte quasi tutte le proposte del Comitato. (d.p.)
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