VILLA DELLE GINESTRE come struttura sanitaria destinata alla riabilitazione dei medullolesi ha una storia ultra decennale. E’ passata da un’Azienda all’altra tante volte seguendo la composizione e la scomposizione dei gruppi di potere della sanità palermitana e siciliana. Dall’USL 6 ,all’Azienda Villa Sofia, all’ASP di Palermo. Ogni volta si diceva che sarebbe stata la volta buona per il suo decollo. La CGIL auspica che questa volta sia veramente così e che da domani si apra la sfida per l’ordinario buon funzionamento di un’importante struttura specializzata per fronteggiare una delle più drammatiche patologie. Ciò richiede un impegno forte e costante su alcuni terreni. Una dotazione organica appropriata per quantità e qualità in stretto rapporto con i posti letto da attivare e con le attività da sviluppare. Su questo punto si registra il primo limite. L’originaria dotazione organica approvata con la deliberazione n° 788/10 dovrà essere dimezzata. L’Assessorato alla Sanità non ha condiviso i numeri della dotazione organica complessiva dell’Azienda Sanitaria Provinciale. L’Azienda , pertanto, propone per Villa delle Ginestre di ridurre i posti della dotazione organica da 226 a 113. Gli Infermieri dovranno passare da 53 a 22; i fisioterapisti da 31 a 13; gli operatori sociosanitari da 38 a 18; gli ausiliari da 31 a 13 . I posti letto, inizialmente ne erano stati previsti 66, dovranno subire un analogo ridimensionamento. Passando dalla futura dotazione all’attuale organico la CGIL manifesta profonda preoccupazione per :
1) l’assenza quasi assoluta di personale socio-sanitario e ausiliario;
2) Le condizioni di precarietà della maggior parte degli infermieri dovuta all’ incarico trimestrale;
3) La mobilità, alla vigilia dell’inaugurazione, dei fisioterapisti del Presidio Enrico Albanese dove erano impegnati in attività di riabilitazione di tutt’altra tipologia che rischia di essere compromessa senza portare nell’immediato alcun beneficio per la nuova struttura.
Il miglioramento della qualità dell’assistenza richiede poi il miglioramento delle condizioni di lavoro degli operatori e ciò implica più informazione , più coinvolgimento, più formazione, più spazi di democrazia. Ma oggi nelle Aziende cresce l’autoritarismo e non l’autorevolezza dei gruppi dirigenti. IL miglioramento dell’assistenza richiede anche il miglioramento delle retribuzioni negato dal blocco dei contratti nazionali, ma anche dal congelamento regionale di quote dei fondi contrattuali. sarebbe meglio, in questa fase, una manifestazione d’inaugurazione in meno( all’ASP ce ne sono state già due e rischiano la ritualità) e una riunione in più con il sindacato per un confronto vero sulle tante questioni aperte nella sanità . Sarebbe meglio ascoltare i cittadini sui miglioramenti che percepiscono piuttosto che parlare ai cittadini dei miglioramenti che si teorizzano.
Palermo lì 15/02/2011
Mario Scialabba, segretario Fp-Cgil Palermo
Filippo Romeo, segretario generale Fp-Cgil Palermo
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