venerdì, gennaio 14, 2011
Terremoto del Belice: dopo 43 anni i sindaci dicono basta. "Noi abbandonati. Non vogliamo cerimonie"
Nessuna cerimonia ufficiale per ricordare il 43esimo anniversario del terremoto del Belice. E' questa la decisione presa dai sindaci dei paesi colpiti dal sisma la notte del 15 gennaio del '68, quando una scossa del nono grado della scala Mercalli, rase al suolo 21 comuni e uccise oltre 400 persone. Una presa di posizione legata ai ritardi nella ricostruzione, visto che per chiudere definitivamente quella pagina tragica della storia siciliana mancano ancora 300 milioni di euro per il completamento dell'edilizia privata e 133 milioni di euro per opere pubbliche.Sei dei comuni che vissero quella terribile esperienza saranno protagonisti di alcuni momenti significativi di questo anniversario. La prima iniziativa si è svolta questa mattina presso la Chiesa Madre di Santa Ninfa, dove il vescovo della Diocesi di Mazara, Mons. Domenica Mogavero, ha celebrato una messa di suffragio per le vittime del sisma. Nel pomeriggio, presso il Palazzo Comunale, appuntamento con i "ricordi e le testimonianze". A Santa Margherita Belice, presso il Teatro Sant'Alessandro, si terrà alle 19 la manifestazione "Per non dimenticare", mentre in serata si svolgerà a Montevago una "Fiaccolata del ricordo" che partirà dalla Chiesa Madre fino ai ruderi del vecchio centro . Iniziative analoghe si ripeteranno domani e domenica a Salaparuta, Menfi e Partanna. 14 gennaio 2011
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