Un momento della commemorazione del piccolo Di Matteo |
"Non perdono i carnefici di mio figlio. Dio non ha perdonato Satana, così io non perdonerò loro". Lo ha affermato Franca Castellese, madre del piccolo Giuseppe Di Matteo, durante la cerimonia in memoria del bambino ucciso quindici anni fa e sciolto nell'acido dalla mafia per punire il padre che aveva iniziato a collaborare con la giustizia. Giuseppe Di Matteo fu rapito quando aveva 12 anni e poi assassinato, su ordine del boss Giovanni Brusca, per indurre il padre a ritrattare. La madre ha partecipato alla presentazione del concorso per le scuole "Una stella brilla nel cielo", dedicato a Giuseppe. La manifestazione si è svolta all'istituto comprensivo Armaforte di Altofonte, nel giorno del quindicesimo anniversario dell'omicidio. Franca Castellese, visibilmente commossa, ha chiesto di non essere ripresa dalle telecamere e ha spiegato perché ieri non ha presenziato alla nuova udienza del processo per la morte del figlio: "Non posso vederle in faccia queste persone", ha detto, riferendosi agli imputati. Al boss di Brancaccio Giuseppe Graviano che ieri è stato sentito dalla Corte di Appello ha rivolto una sola parola: "Poverino". La donna ha confermato di essere "fiduciosa" sull'esito del processo.
Il concorso. "Una stella brilla nel cielo" è il concorso destinato agli studenti delle scuole elementari e medie di Altofonte e San Giuseppe Jato e dedicato alla memoria del piccolo Giuseppe Di Matteo. Oggi sono stati raccolti gli elaborati degli studenti. "Sono pensieri genuini dei ragazzi, non è facile premiare il migliore - ha detto Giuseppe Siviglia, sindaco di San Giuseppe Jato e presidente del consorzio Sviluppo e legalità - queste iniziative rendono più incisive le manifestazioni in programma quest'anno e danno un senso anche a certi luoghi, come il Giardino della memoria, nato nel casale di San Giuseppe Jato dove fu imprigionato il piccolo Di Matteo e dove si recheranno gli alunni delle scuole per piantare degli alberi in ricordo di tutte le vittime di mafia".
Il film. Diventerà un film "Io vivo!", il cortometraggio della regista palermitana Marina Paterna, finalista al festival del cinema di Taormina. Il video, con le musiche della direttrice d'orchestra Mari Salvato, allieva di Astor Piazzolla, racconta i giorni del sequestro e dell'uccisione del piccolo Giuseppe Di Matteo. La proiezione del video a San Giuseppe Jato ha concluso le iniziative organizzate in occasione del quindicesimo anniversario dell'uccisione del bambino. A interpretare il piccolo Di Matteo è stato il palermitano Rosario Palazzolo.
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