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Massimo Ciancimino |
Egregio Dott. Ingroia, chi Le scrive conosce ed apprezza da tempo il suo operato sia per il senso di reponsabilità, sia per la laicità con la quale da tempo cerca di poter esercitare la Sua professione. So perfettamente quanto tempo dedica alla ricerca della verità di su anni bui che hanno massacrato la nostra terra. Però mi consenta di dissentire con lei nell’analisi seppur molto attenta ma anche parziale sul vero problema della gestione dei beni prima sequestrati e poi in seguito, nella maggior parte dei casi, confiscati a mafiosi ed ai loro familiari. Le ho già scritto una volta che il marcio c’è anche all’interno dei vostri palazzi e sicuramente più di quanto lei stesso, impegnato nella continua lotta al crimine organizzato, possa mai immaginare.
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