Giangiacomo Ciaccio Montalto |
di Rino Giacalone
Valderice, provincia di Trapani, via Carollo, ore 7,15 del 25 gennaio 1983. La storia da raccontare comincia da questo luogo e da quell’ora. Poi come come usando le manopole di un «rvm» per un filmato da montare, c’è da far muovere delle immagini in indietro e avanti, per comporre quella che è una parte consistente della storia criminale della provincia di Trapani.
Via Carollo è una stradina, appena fuoriValderice, dove la mattina di 28 anni addietro una pattuglia dei carabinieri trovò ferma all’altezza del civico 2 un’auto, obliqua rispetto alla sede stradale: era una Golf, col lunotto infranto, anche il vetro del lato guida è in frantumi, era evidente che il vetro era esploso a causa di colpi di arma da fuoco; steso tra i due sedili anteriori, con la testa reclinata sul bracciolo del lato passeggero, cera un corpo senza vita, un braccio disteso, a penzoloni, l’altro piegato sul torace. Un morto ammazzato, crivellato di colpi d’arma da fuoco sparati da diverse armi. Era un uomo. Aveva 41 anni l’ucciso ed era un magistrato, sostituto procuratore della Repubblica di Trapani, il suo nome Gian Giacomo Ciaccio Montalto. LEGGI TUTTO
Valderice, provincia di Trapani, via Carollo, ore 7,15 del 25 gennaio 1983. La storia da raccontare comincia da questo luogo e da quell’ora. Poi come come usando le manopole di un «rvm» per un filmato da montare, c’è da far muovere delle immagini in indietro e avanti, per comporre quella che è una parte consistente della storia criminale della provincia di Trapani.
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