Oggi a Caltavuturo (sulle Madonie) si ricorda l'eccidio di 13 contadini, che il 20 gennaio 1893 avevano occupato il feudo Sangiovannello che da tempo doveva essere assegnato loro. A sparare fu l’esercito regio, ma anche qualche “civile”. L’iniziativa di oggi dimostra che la memoria non deve essere cancellata. Pubblichiamo un comunicato dei promotori dell’iniziativa (Circolo Arci “20 Gennaio”, Libera, Anpi e Comune di Caltavuturo).
Il 20 gennaio ricorre il 118° anniversario dell’eccidio di Caltavuturo, giornata in cui tredici contadini, di ritorno dall’occupazione di alcune terre nel territorio caltavuturese (insieme ad altri 500 cittadini) vennero uccisi per mano dell’esercito regio, nel momento in cui si iniziano a diffondere in tutte le Madonie i Fasci siciliani dei lavoratori. “Vogliamo onorare la memoria storica di chi ha dato, con caparbietà ed eroismo, la propria vita per difendere il diritto alla terra e al proprio futuro”, afferma l’assessore alla Cultura del Comune di Caltavuturo, Massimiliano Cerra. “Il gesto di rivolta di quei giovani e di quei contadini, oggi più che mai, ricorre nei nostri cuori e nella nostra attualità. Quel 20 gennaio 1893 ha segnato un solco profondo di orgoglio e di riscatto ed ha iscritto il nostro Comune nelle pagine più gloriose di questa Sicilia martoriata dal sangue e dalla lotta”, conclude con emozione ed entusiasmo Cerra. Antonino Musca, presidente del Circolo Arci “20 Gennaio” di Caltavuturo, afferma che “era nostra prerogativa riaccendere i riflettori su un evento così rilevante per tutta la nostra comunità, ritorniamo a ricordare una delle pagine più tristi ma nello stesso tempo più importanti e significative della nostra storia collettiva. Ritorniamo a ricordare i nostri eroi, i nostri “partigiani”, che con forza e coraggio si sono battuti contro un sistema che voleva negare i loro diritti. Ed è proprio il Sindaco Calogero Lanza che afferma: “E’ intenzione dell’Amministrazione comunale ricordare ogni anno quella tragica data perché facente parte della nostra storia e monito per le future generazioni, anche con altre iniziative che arricchiscono ancor di più questo appuntamento. Ricordo che abbiamo partecipato ad un bando regionale sulla valorizzazione delle ricorrenze storiche, chiedendo la realizzazione di un fumetto e di una rappresentazione di “cunti” proprio sul 20 gennaio”.
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