Walter Bonanno
Ringraziando per lo spazio che anche tu mi hai dato, tengo a dirti che:
Il mio articolo questa volta di ironico e sarcastico aveva poco. A queste due disposizioni d'animo si è sostituita la rabbia verso un giornalista, Salvo palazzolo, che ha raccontato ciò che NON c'era. L'immagine che ha dato di Corleone è errata e diffondendo stereotipi piuttosto che verità, pregiudizi in cambio di analisi, non ha fatto altro che rallentare l'impietoso processo che porterà inesorabilmente alla morte della Mafia "per cessata attività". Hai ragione, la partita non è vinta del tutto, chi lo nega? Ma è lui che, generalizzando, rischia di farsi ringraziare dalla gente che vorremmo combattere. Se ha visto complicità, ossequio, rispetto verso i mafiosi (quelli veri, non quelli per “trasmissione di titolo”) che faccia i nomi! Che denunci! Che insulti senza trincerarsi dietro l’attribuzione a tutta la mia comunità della vigliaccheria degli ultimi pavidi rimasti! I corleonesi onesti non aspettano altro… Lo stesso fatto che abbia mozzato la mia lettera, eliminando ogni riferimento a Repubblica o ad un altro anti-corleonese (onorario) come Attilo Bolzoni, la dice lunga sulla sincerità di un articolo che, come sempre, doveva passare inosservato a Corleone e riempire di curioso giubilo il lettore del nord avido di storie alla "Scarface". Per non parlare poi della risposta in coda alla mia lettera che non risponde proprio a nulla. Coinvolgere i figli dei capimafia nella rinascita corleonese?? Una considerazione che dimostra l’assoluta estraneità di Salvo Palazzolo rispetto al nostro contesto. Corleone è capitale di gente formidabile; quando questa gente avrà capito che il contrario di Mafia non è Antimafia ma Onestà, Cultura, Senso Civico, ma anche Gioia e Orgoglio di essere nato qui e non altrove, allora il nostro paese sarà salvo da un’autoflagellazione immeritata. In questi giorni ricevere l’appoggio e i complimenti di molti è stato bello anche se io ero preoccupato solo di ricevere l’appoggio e i complimenti dei miei coetanei. Io ho 25 anni e come loro non intendo più giustificarmi per gli errori di uomini che abbiamo già rinnegato mille volte. Forse Palazzolo non conosce il magnifico slogan inventato anni fa da uno dei giovani corleonesi più illustri del secolo, Nino Gennaro: “Non siamo tutti gregari di Liggio”. Che lo tenga a mente quando scriverà il prossimo pezzo sulla mia città.
P.S. Caro Dino, che Repubblica voglia risparmiare spazio e vergogne lo intendo, ma almeno tu, ti prego, pubblica la lettera nella sua interezza, così come fatto dalla redazione di diPalermo.it (che ringrazio, nella persona di Gery Palazzotto).
21 dicembre, 2010
LA LETTERA INTEGRALE: "Smettetela di uccidere Corleone!
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