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L'ospedale di Corleone |
Hanno protestato sdraiati a terra davanti alle ambulanze, uno accanto all’altro, al buio e al freddo, per dire “no” alla chiusura dell’ospedale Regina Margherita, bloccando il trasferimento degli ultimi due ricoverati che dovevano essere trasportati all’Ospedale dei Bianchi di Corleone. Sembra essere giunta così, alla fine l’odissea dell’ospedale del piccolo centro montano. L’esasperazione ed un decennio di mancate promesse e vane speranze hanno portato un migliaio di cittadini, martedì sera ad occupare la struttura con un gesto clamoroso. A riscaldare gli animi dei cittadini palazzesi, infatti, sarebbe stata proprio la notizia del trasferimento di tre degenti considerati “ non dimissibili” dal Regina Margherita all’ospedale più vicino: quello di Corleone. Le ambulanze sono rimaste bloccate dai manifestanti e da alcuni amministratori che, prima si sono sdraiati a terra impedendo il transito agli automezzi; poi, ieri mattina, si sono incatenati per protesta ai cancelli dell’ospedale. "I vertici aziendali non hanno rispettato gli accordi presi con l'amministrazione comunale di Palazzo Adriano durante una loro recente visita, resteremo incatenati ad oltranza “, ha detto il presidente del consiglio comunale Giorgio Orlando. A fare un sopralluogo nel pomeriggio di ieri è stato il direttore sanitario degli ospedali di Partinico, Corleone e Palazzo Adriano, Salvatore Russo per fare il punto della situazione sui provvedimenti che potrebbero esseri presi già nelle prossime ore. A Corleone, intanto continua la mobilitazione guidata dal “Comitato Pro-Ospedale", che si riunirà domani sera alle ore 19,00 nell’aula consiliare per fare il punto sulla problematica relativa al ridimensionamento dell’Ospedale dei Bianchi. Subito dopo inizierà una riunione del consiglio comunale per informare i cittadini. Varata da alcuni cittadini un’iniziativa che corre sui social network dal titolo: “ manda una mail all’assessore regionale Massimo Russo”. Il testo comune da inviare è “L’Ospedale di Corleone non si tocca”. Intanto cresce l’attesa per l’esito dell’ODG firmato da 40 deputati regionali di tutti gli schieramenti in difesa del nosocomio corleonese. Resta sul tappeto il problema della sopravvivenza della sanità pubblica in questa zona già penalizzata da una viabilità vetusta e precaria. Gli ospedali di Palazzo Adriano e Corleone sono sul territorio importantissimi presidi istituzionali anche in considerazione dell’invecchiamento della popolazione e della drastica diminuzione delle nascite.
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