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Antonello Cracolici |
“L’impianto ha tenuto: avevo detto che quella sui precari era una legge ‘onesta’ che non si limitava ad una proroga, che comunque è stata garantita, ma intendeva provare ad aprire un fronte nella direzione delle stabilizzazioni”. Lo dice Antonello Cracolici, presidente del gruppo PD all’Ars, a proposito delle decisioni del Commissario dello Stato sulla legge sulla proroga e la stabilizzazione dei precari. “Alla luce dell’impugnativa del Commissario dello Stato – aggiunge Cracolici - le stabilizzazioni non solo sono consentite nei limiti previsti dalle disposizioni nazionali, ma adesso questo processo potrà avvenire in deroga ai vincoli di stabilità per i comuni che, a tal fine, dovranno considerare solo la parte finanziaria a loro carico e non il contributo che la Regione eroga per i precari (fra l’80 e il 90%). Si tratta, come è evidente, di una norma fondamentale. Adesso, di fatto, si estende a tutte le amministrazioni che hanno previsto nelle loro piante organiche l’utilizzo del personale in questione, la possibilità di avviare le procedure di stabilizzazione”. “Naturalmente – conclude Cracolici - ipotizzavamo che alcune parti della legge potessero essere impugnate dal Commissario dello Stato: credo che, dopo i necessari approfondimenti, dovremo riproporle per arrivare al giudizio della Corte Costituzionale. La Sicilia deve dotarsi delle norme necessarie per chiudere la pagina del precariato e porre fine ad una stagione che abbiamo ereditato, iniziata oltre 15 anni fa”.
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