di Antonio Fiasconaro
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La sede dell'Ismett a Palermo |
Ormai non ci sono più dubbi. Così come avevamo anticipato più volte attraverso le nostre colonne, all'Ismett, a partire da gennaio sarà creato - la presentazione alla stampa è prevista subito dopo Natale - un vero e proprio Polo di eccellenza di Cardiochirurgia, che accorperà le attuali unità operative che lavorano nel bacino della Sicilia occidentale. All'interno dell'Istituto di via Tricomi, troveranno così posto la Cardiochiurgia dell'ospedale «Civico» diretta dal prof. Fabrizio Follis, quella del Policlinico, diretta dal prof. Giovanni Ruvolo e quella dell'Ismett, diretta dal prof. Michele Pilato. Nascerà quindi un unico centro euro-mediterraneo. L'ufficialità, ed era ora, è arrivata ieri direttamente dall'assessore regionale per la Salute, Massimo Russo: «È inammissibile - ha evidenziato - che, nella distanza di appena 700 metri (Civico, Ismett e Policlinico, ndr) ci siano tre Cardiochirurgie. È giunto il momento di ottimizzare e fare un'unica squadra che raccolga le professionalità delle tre strutture sanitarie». Il centro unico avrà sede, inizialmente, nei locali dell'Ismett «ma nessuna delle tre strutture sanitarie - ha precisato Russo - perderà il proprio ruolo. Il Policlinico, per esempio, continuerà con la sua funzione di formazione, ricerca e docenza. Si tratta solo di ottimizzare gli spazi e avere un'unica struttura centrale a cui fare riferimento». Per Russo «il centro diventerà un punto di riferimento non solo per tutta la Sicilia ma anche per il bacino del Mediterraneo perché metterà insieme le migliori professionalità sul campo». Ma l'assessore guarda lontano: «Non possiamo essere più il traino degli altri, dobbiamo diventare protagonisti. E se fino a qualche tempo fa i siciliani erano costretti a fare le valigie e scappare, oggi assistiamo a un'inversione di marcia. Nei prossimi giorni annunceremo quindi la conclusione del progetto che prevede l'unificazione delle cardiochirurgie palermitane che avranno sede proprio qui presso l'Istituto Mediterraneo. La proposta è volta ad avviare una sempre più stretta collaborazione fra gli ospedali, cooperazione che riguarderà anche Catania e poi più in là Messina. Vogliamo che si lavori insieme per far squadra». La «governance», quindi, spetterebbe all'Ismett. Ma nel frattempo sembra che ad opporsi al progetto ci sarebbe la Facoltà di Medicina.
La Sicilia, 24/12/2010
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