di ANDREA ACCORDINO
Nino Gennaro. La prima volta che ho sentito questo nome ero alla Camera del Lavoro. Facevamo un incontro (poche ma buone persone) per conoscere la storia e la vita di questo grande poeta e filosofo Corleonese. Sono state le parole di Maria Di Carlo a farmi amare questa figura, una figura di spicco in una Corleone retrograda, più retrograda di quanto lo sia già ora. Nino Gennaro, un ragazzo costretto a lasciare Corleone non per via di un esilio, come nel caso del grande poeta Italiano Ugo Foscolo, ma per via di quella che potremmo definire una "sanzione sociale".
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PUBBLICATA SU "CORLEONE DIALOGOS"
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