di Stefano Miliani
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Nichi Vendola |
Vendola ha appena chiuso il congresso fondativo di Sinistra, Ecologia e Libertà e si ferma a parlare di centrosinistra. Ha le idee chiare, Nichi, su come uscire dall'impasse della leadership: con le primarie. E dunque non si pone neanche il problema messo sul tavolo da alcuni esponenti del Pd, come Matteo Renzi, ad esempio («rottamiamo i vecchi attrezzi della politica») perché, spiega, «non è giusto o sbagliato che sia Bersani il candidato del centrosinistra, ma è giusto che lo sia chi vince le primarie». E propone i suoi cinque punti da contrapporre a Berlusconi: «Lotta alla precarietà nel mercato del lavoro, lotta alla precarietà nella condizione del vivere urbano, lotta alla precarietà nella realtà della scuola e università, lotta alla precarietà dal punto di vista dell’organizzazione culturale e lotta alla precarietà come ricostruzione di un rapporto tra esseri umani e ambiente naturale». «La precarietà - chiosa Vendola - è il paradigma generale del nostro tempo e dunque il tema dirimente nelle politiche sociali, nel lavoro e nell’ambiente sia la lotta alla precarietà». E c'è tempo anche per una stoccata a Veltroni: «Il centrosinistra non ha bisogno di un "papa straniero". Il centrosinistra ha bisogno di un vangelo, ha bisogno di una narrazione, ha bisogno di parole forti e credibili, ha bisogno di un vocabolario».
04 novembre 2010
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