Continua l'annosa vicenda dell'ufficio postale di Campofiorito. Lo scorso 27 ottobre, il sindaco del paese del Palermitano ha ricevuto una comunicazione del direttore della filiale 2 di Poste Italiane, Riccardo D'Amico, sulla chiusura dell'ufficio per tutto il mese di novembre. Immediata la reazione del primo cittadino, Giuseppe Sagona, portavoce del malcontento della popolazione di Campofiorito che utilizza assiduamente l'ufficio postale e che non può contare sulla presenza di banche. “In relazione alle formali assicurazioni da lei avute – scrive Sagona a D'Amico - ed alle conseguenti informazioni da me “girate” alla popolazione, assicurazioni che vengono frequentemente disattese, giungo all’amara conclusione che si vuole creare uno stato di pericolosa conflittualità, per cui non posso non attivare tutte quelle iniziative, politiche e non, che mi aiutino a risolvere il problema per il quale le numerose assicurazioni ricevute sono servite ben poco. Mi attiverò, in ogni sede – conclude il sindaco - per giungere alla soluzione positiva del problema”. L'intervento del sindaco va anche oltre. Sagona si è rivolto con una nota anche all'onorevole Francesco Cascio, presidente dell'Assemblea regionale siciliana, ricordando che, lo scorso mese di marzo, l'onorevole Salvino Caputo aveva presentato all'Ars un ordine del giorno “con il quale si intendeva impegnare il governo ad adottare gli opportuni provvedimenti ed interventi, al fine di garantire il buono e giornaliero funzionamento degli uffici postali in Sicilia”. “Poiché continuano a permanere i disagi della popolazione – scrive Sagona a Cascio - disagi che aumentano di giorno in giorno, mi permetto chiedere l’esito di quell'ordine del giorno”.
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