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Panorama di Corleone vista dall'alto |
Tante case in Sicilia sono "fantasmi invisibili" anche al fisco. Non sono catastate e, oltre al danno urbanistico ed ambientale di un'edificazione avvenuta al di fuori di qualsiasi controllo e di qualsiasi pianificazione, c'è anche da tenere in considerazione l'evasione delle tasse che comporta il fenomeno. Ici, Irpeg, Ires, Irpef, Tarsu sono le principali imposte evase dalle case fantasma che, se riscosse, andrebbero a rimpolpare notevolmente i bilanci degli enti locali più piccoli, ma anche più vicini ai cittadini, i Comuni, oggi quanto mai sofferenti a causa dei continui tagli dei trasferimenti da parte di Stato e Regione. Dunque più di un quinto dei circa 300 mila immobili fantasma siciliani si trovano in provincia di Palermo: ma qual è la situazione dei singoli Comuni?
In termini assoluti il Comune con più fabbricati non dichiarati è proprio il capoluogo, che ne conta ben 6.015; secondo classificato è Monreale (3.527); mentre chiude il podio Partinico (3.411). Seguono poi Carini (2.888) e Misilmeri (2.830). La "classifica", almeno per quanto riguarda la top 10 dei Comuni con più fabbricati non dichiarati, si ribalta se prendiamo in considerazione la densità di immobili rispetto alla popolazione residente. Vediamo infatti come Caccamo (8.388 abitanti) sia il Comune con la maggiore densità di immobili fantasma: uno ogni 4,8 abitanti. Seguono Corleone (11.363) con un immobile ogni 8,1 abitanti; Partinico (uno ogni 9,1), Misilmeri (uno ogni 9,8) e Cefalù (uno ogni 11,3).
(Alessandro Petralia www.qds.it)
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