Arrestato! |
di Roberto Puglisi
Rosalba Di Gregorio, legale di Bernardo Provenzano, è intervenuta nella querelle sulle responsabilità dei figli dei boss, una ferita riaperta da Sonia Alfano con un articolo sul “Fatto”. L’avvocato ha scritto, in replica: “Esprimo il mio pensiero da cittadina italiana e, nel caso specifico, manifesto il mio vivo disappunto. Ho sempre ritenuto che si debba essere valutati per quello che si è e per ciò che si fa e non per ‘l’eredità’ che, senza alcun merito e, dunque, senza alcun demerito, si riceve dai genitori. Sono autorevolmente confortata, in questo mio pensiero, dalla nostra Costituzione, che detta il principio di personalità della responsabilità penale. Come cattolica, poi, ricordo che ci si confessa e si fa ammenda dei propri peccati e non di quelli commessi da altri”.
E poi, avvocato, il boss è anche un padre, no?“La dimensione familiare è unica. Il rapporto tra figli e genitori è personale, inviolabile, fa parte di un patrimonio affettivo disponibile solo a chi lo sperimenta”.
Lei difende Provenzano. E ha conosciuto Roberta Bontate.
“Quando era piccolissima. Che responsabilità può avere una bambina con papà in cella? Di cosa è colpevole, oggi, rispetto ai suoi ricordi e ai suoi sentimenti?” LEGGI TUTTO
Gli orfani piangenti. E i figli della mafia
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