di Toni Mira*
Ore 4, Massimiliano si sveglia. Alle 5 deve essere sui campi, per raccogliere l'uva. Massimiliano è un bracciante, ma molto particolare. Unico. Perché quando si sveglia è in carcere. Perché lui è un 416bis, condannato a 12 anni per associazione a delinquere di tipo mafioso, la Sacra corona unita, la mafia pugliese. Ma ora non è più un mafioso. In carcere, grazie ad alcuni importanti incontri, grazie alla moglie, grazie ai figli, si è dissociato dalla vita criminale. Lo ha fatto pubblicamente, nell'aula del tribunale. E ora, dal 2 agosto ha ottenuto la semilibertà (caso unico per un condannato per mafia) e va a lavorare. Semplice bracciante, lui che disponeva di tanti soldi. Ora ogni giorno fatica sui terreni che erano di altri mafiosi. LEGGI TUTTO
Nessun commento:
Posta un commento