Palermo, sala delle lapidi, sede del consiglio comunale |
Il consigliere del Pd, Salvatore Orlando, ha presentato un'interrogazione al sindaco per cercare di fare chiarezza su alcuni beni confiscati alla mafia e assegnati ad associazioni. "Premesso - scrive Orlando - che l’Ufficio di Gabinetto del Sindaco con nota n. 4109 del 7 maggio 2010 ha richiesto al Comando di Polizia Municipale di effettuare attività di controllo sull’utilizzo di n. 21 beni assegnati dal Comune a vari enti; Considerato che lo scrivente è in possesso del verbale redatto dalla Polizia Municipale in data 26 maggio c.a. a seguito del sopralluogo effettuato presso i locali di Viale Francia, civico 2, piano 11, assegnati all’Associazione Penelope, nel quale si legge che “all’interno dell’immobile si riscontrano in un vano, documenti della Coop. Penelope, in un vano progetti immobiliari dell’Architetto Bonafede Esterina, e in un altro vano progetti di fondi europei del Dott. Carrara Carmelo. Sul posto abbiamo identificato l’Architetto Bonafede Esterina in qualità di socio, e la sig.ra Riccobono Ivana in qualità di volontaria della cooperativa de quo. Si è effettuato ulteriore sopralluogo in data 9/6/2010 laddove sebbene l’impegno sottoscritto dall’Architetto Bonafede era di svuotarlo, si conferma invece, la situazione preesistente al primo controllo, ovvero promiscuità di attività non connesse alla cooperativa Penelope. Al fascicolo sono presenti foto e verbali di sopralluogo stilato con il funzionario del Settore Risorse Immobiliari”;
CHIEDE AL SIGNOR SINDACO
Istanza della Cooperativa Penelope di assegnazione del bene, comprensiva delle finalità di utilizzo; copia del provvedimento di affidamento del bene alla cooperativa; copia di statuto, atto costitutivo ed eventuali verbali di nomina dei soci della cooperativa in questione; copia delle relazioni sulle attività svolte dall’ente presso i locali assegnati; di essere informati se, a seguito del sopralluogo della Polizia Municipale e della contestazione delle anomalie riscontrate, sono state rimosse le cause delle contestazioni; qualora tali cause non fossero state rimosse, nella considerazione che il bene risulta ancora assegnato alla sopraddetta cooperativa, di sapere se la S.V. ritiene necessario procedere alla immediata revoca dell’assegnazione.
Il Consigliere Salvatore OrlandoPalermo, 15.10.2010
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