Ieri sera il consiglio comunale di Corleone ha discusso della strada-trazzera Corleone-S. Cipirello-Partinico, approvando all’unanimità un ordine del giorno, dove si esprime la preoccupazione che i 3 milioni dell’appalto per la messa in sicurezza molto probabilmente non saranno sufficienti. Assenti (ingiustificati) il presidente della Provincia Giovanni Avanti, l’assessore alla viabilità Gigi Tomasino e i consiglieri del Collegio di Corleone Mauro Di Vita (Pdl), Tommaso Calamia (Pd) e Luigi Vallone (Udc), tutti gli interventi hanno criticato la “passerella” che lunedì scorso hanno fatto a Corleone i vertici della Provincia. «Non si sono confrontati col consiglio comunale e con la giunta – hanno denunciato – hanno curato solamente le interviste con le televisioni». Con le prime piogge la SP 4 e la SP 2 sono tornate intransitabili, specie nel tratto Corleone-Ponte Aranci. «Aspettano che ci scappi il morto per intervenire velocemente?», hanno denunciato i consiglieri comunali. Nell’ordine del giorno conclusivo hanno chiesto che adesso i lavori comincino subito (per legge, entro 15 giorni dal 25 ottobre), che comincino da Corleone, che si concentrino prioritariamente sulle frane tra Corleone e Ponte Aranci. Hanno chiesto anche che si acceleri la progettazione della strada “veloce” Corleone-Mare, quella che – secondo Avanti – dovrebbe costare 300 milioni di euro. «Una cifra-bluff – hanno denunciato diversi interventi – che glia amministratori della Provincia non troveranno mai, che hanno buttato in pasto all’opinione pubblica per allentare le contestazioni nei loro confronti».
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