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La SP 4 invasa dal fango |
CORLEONE - Invasa dal fango, è stata interrotta ieri pomeriggio la circolazione stradale sulla strada provinciale n. 4, che collega Corleone con San Cipirello e con la “scorrimento veloce” 626 Palermo-Sciacca. A causa di un violento temporale, l’acqua tracimata dalle cunette ha invaso la sede stradale, che è stata coperta da uno spesso strato di fango, all’altezza del Km.22. Il traffico veicolare è stato deviato da Corleone sulla SS.118. Sul posto gli uomini della Protezione Civile di Corleone e i volontari del Gruppo Arci-Grifone, con una ruspa gommata, si sono adoperati, in due ore di duro lavoro, per rimuovere il fango e ripristinare il traffico veicolare. Decine di automobilisti, che erano rimasti bloccati sino a tarda sera, hanno potuto così raggiungere Corleone. Per alcune ore sono rimasti interrotti i collegamenti con le aziende agricole e vitivinicole della zona, che lamentano gravi danni. “E’ un evento che avevamo previsto – dice l’avvocato Mario Midulla, presidente del comitato “la strada promessa” - per la improvvisazione con cui la provincia ha manutenzionato la strada dopo le frane dello scorso inverno”. Nei prossimi giorni dovrebbe riunirsi in seduta straordinaria il consiglio comunale di Corleone per chiedere conto alla Provincia dei gravissimi ritardi nell’inizio dei lavori di manutenzione per tutto il tracciato Corleone-S. Cipirello-Partinico, già appaltati da tre mesi. “L’amministrazione provinciale, presieduta da Giovanni Avanti, dimostra una notevole dose di insensibilità verso le sorti delle popolazioni della zona del Corleone”, dice Dino Paternostro, segretario della Cgil di Corleone. “Stupisce che i 4 consiglieri provinciali del collegio non riescano ad aprire bocca a difesa degli interessi legittimi dei cittadini”, conclude.
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