Direttore egregio,Le scrivo perché mi sento offeso, tirato in ballo ed accusato. Le scrivo perché non me l’aspettavo o, forse, non me l’aspettavo da Lei. Le scrivo perché durante la diatriba di penna che, da direttore del blog “Città Nuove”, ha incocciato con l’organizzatore degli annuali tornei estivi Antonino Madonia, ha detto quello che non avrei voluto udire. Lo dico considerando che nella polemica a cui mi sono riferito io facevo il tifo per lei sia perché credo che detenesse la ragione rispetto al suo opponente, sia perché apprezzo sempre chi riesce a far valere i suoi perché senza mettere in dubbio l’intelligenza altrui ma certificando la propria. Ma questa è un’altra storia. Agli sgoccioli del suo duello dialettico, sfortunatamente, ho apprezzato molto meno il suo peraltro poco velato riferimento alla versione on-line di Corleone Dialogos che per prima ha pubblicato l’invettiva del Signor Madonia. Riferendosi a noi e giustificando la ritardata (o mancata) pubblicazione sul suo blog della risposta di Madonia al suo articolo “Corleone e la piazza non-piazza”, ci ha apostrofati come un giornale che disporrebbe di “persone (si chiamano "volontari"?) pagate con i contributi pubblici per stare sempre collegati al sito e apportare gli aggiornamenti in tempo reale”. LEGGI TUTTO
CORLEONE HA BISOGNO DI SINERGIE E "RETI"
di Dino Paternostro
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