Il Teatro Massimo |
“Il Teatro Massimo revochi immediatamente il bando per l’esternalizzazione del servizio di biglietteria: non si capisce, infatti, per quale motivo si debba affidare ad una ditta esterna la vendita dei biglietti che oggi viene svolta in maniera efficiente e professionale dal personale interno”. Lo dicono Salvatore Orlando e Davide Faraone, consiglieri comunali del PD, che sulla vicenda hanno presentato una interrogazione al sindaco e hanno scritto al collegio dei revisori comune di Palermo, al collegio dei revisori Fondazione Teatro Massimo e alla Procura regionale della Corte dei Conti. La Fondazione Teatro Massimo – si legge nell’interrogazione - ha indetto un asta pubblica per l’affidamento triennale del servizio di biglietteria elettronica per la vendita di biglietti relativi agli eventi organizzati dalla stessa: l’importo a base d’asta è di euro 185.100. “Il rischio – dicono Orlando e Faraone – è che si vada incontro ad uno sperpero di denaro pubblico e ad una sottoutilizzazione del personale. Vorremmo capire quali sono i reali motivi che hanno portato il Cda della Fondazione Teatro Massimo ad indire l’asta, e vorremmo che qualcuno spiegasse cosa eventualmente ne sarebbe del personale che attualmente si occupa della biglietteria. Siamo di fronte ad una decisione assurda e ingiustificabile: il sindaco, anche nella qualità di presidente della Fondazione, intervenga e blocchi una operazione che non ha nulla a che vedere con l’esigenza di risparmio e di razionalizzazione”.
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