venerdì, settembre 17, 2010

MAFIA. Il pentito Brusca indagato per riciclaggio: "Dal carcere gestisce un tesoro nascosto"

di SALVO PALAZZOLO 
Giovanni Brusca
Perquisita la cella di Rebibbia dell'ex capomafia di San Giuseppe Jato. Perquisizioni nelle abitazioni di alcuni suoi prestanome, alla ricerca dei beni mai rivelati. Trovati 188 mila euro in contanti a casa della moglie. Il collaboratore è accusato pure di un tentativo di estorsione
I carabinieri del Gruppo di Monreale sono entrati nel carcere romano di Rebibbia nel cuore della notte, con un ordine di perquisizione firmato dalla Procura di Palermo. Destinazione, la cella super protetta del pentito Giovanni Brusca, l'ex capomafia di San Giuseppe Jato che ha confessato di avere azionato il telecomando dell'esplosivo per Giovanni Falcone e di avere ucciso più di 150 persone: adesso, uno dei più noti collaboratori di giustizia è accusato di riciclaggio, intestazione fittizia di beni e persino di tentata estorsione. LEGGI TUTTO

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