sabato, settembre 18, 2010

La Fp-Cgil Sicilia ha proclamato lo stato di agitazione del personale del comparto sanità. Per il 1° ottobre 2010, ha indetto una manifestazione

I segretari generali ed i responsabili del comparto sanità presenti all’incontro regionale tenutosi in data odierna con all’ordine del giorno le delicate questioni afferenti la sanità siciliana, dopo avere analizzato l’attuale contesto regionale e territoriale determinatosi a seguito degli atti emanati nello scorso mese di agosto e riguardanti rispettivamente la presentazione del PSR 2010-2012, la predisposizione del programma operativo 2010-2012 e l’emanazione delle linee guida per la rideterminazione delle dotazioni organiche e dopo avere valutato l’impatto delle scelte conseguentemente operate dalle direzioni delle aziende sanitarie, hanno posto l’accento su alcune questioni rilevanti per il personale stabile e per quello precario. In particolare è stato evidenziato come con gli standards fissati nel decreto del 13 agosto le aziende sanitarie non saranno in grado di reggere il carico assistenziale e si è evidenziata la mancata aderenza degli atti aziendali con le rimodulazioni degli organici ed ancora la non aderenza a quanto previsto nella bozza di piano sanitario regionale. I tre provvedimenti risultano infatti scollegati l'uno dall'altro determinando confusione mentre dovrebbero essere strettamente legati perché in realtà inscindibili. E’ stato denunciato, altresì, il fortissimo ritardo registrato nell’attuazione della riorganizzazione dell’attività territoriale che impatta con la progressiva deospedalizzazione mai compensata con l’implementazione dei servizi territoriali ed è stato rilevato, altresì, il peggioramento complessivo dell’offerta sanitaria con ricadute sul personale e sui cittadini (intasamento dei pronto soccorsi, allungamento dei tempi di attesa). Sono stati evidenziati gli effetti negativi sulle stabilizzazioni del personale precario in relazione a dotazioni organiche costruite per rientrare nella compatibilità economica e finanziaria prevista dal piano di rientro ed a carico delle retribuzioni dei lavoratori siciliani scippati del 5% dei fondi aziendali loro spettanti in violazione delle norme contrattuali in materia di risorse aggiuntive in ossequio all’ultima finanziaria. E’ stato rilevato il rischio di una possibile compensazione delle decurtazioni degli organici con le esternalizzazioni e con la complessiva riduzione dell’offerta sanitaria pubblica a beneficio di quella privata.
Sulla base di queste considerazioni, la Fp Cgil Sicilia proclama lo stato di agitazione del personale del comparto sanità e per il 1° ottobre 2010 indice una manifestazione – sit in da tenersi in concomitanza con l’iniziativa già programmata dalle OO.SS. della dirigenza medica.
La Fp Cgil Sicilia, in particolare, rivendica:
• la stabilizzazione del personale precario da anni impegnato nelle attività sanitarie;
• il recupero dei fondi contrattuali scippati ai lavoratori della sanità;
• la reinternalizzazione dei servizi per recuperare qualità ed efficienza;
• il rispetto dei LEA;
• la salvaguardia dei posti di lavoro.
La Fp Cgil chiede inoltre interventi immediati per:
• organizzare la medicina territoriale senza ulteriori ritardi;
• garantire, nelle more, il funzionamento degli ospedali in quanto unico presidio di assistenza sanitaria nel contesto regionale;
• rivedere gli standards elaborati per il calcolo del fabbisogno del personale dipendente;
• riaprire il tavolo negoziale per definire coefficienti, standards e parametri valutativi coerenti con gli atti aziendali ed i bisogni di salute del territorio.
Caterina Tusa
Michele Palazzotto

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