di Salvo Palazzolo
Parla Salvatore che abita di fronte la casa della legalità inaugurata dal ministro Maroni. Nel 1969 era stato proprio lui ad acquistarla. Prima che inizi la manifestazione accetta di parlare, e per la prima volta racconta la sua verità
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Cortile Colletti. In fondo vi abitano i fratelli Provenzano |
"Quella non è la bottega della legalità – sussurra Salvatore Provenzano, il fratello di Bernardo, il capo di Cosa nostra – la legalità non può mai fondarsi su una falsità. Quella casa è solo frutto del mio sudore, per anni di lavoro fatto in Germania come operaio. Ecco perché dico che quella casa è stata rubata dallo Stato. E oggi provo solo un senso di grande amarezza: lo Stato vuole per davvero fare giustizia e conoscere la verità? Si guardi dentro. Perché ho la sensazione che mio fratello sia diventato il capro espiatorio di tutto quello che è accaduto e accade ancora in Italia".
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