Ormai bisogna rassegnarsi. I quotidiani così come li conosciamo sono destinati ad andare incontro a una progressiva scomparsa o a rimanere un prodotto di nicchia per nostalgici o per chi non può fare a meno di averlo tra le mani e sentire il contatto delle dita con la carta. Con l’arrivo dell’iPad e degli altri tablet che presto gili faranno concorrenza (qualcuno è già sbarcato sul mercato) l’esperienza di leggere un quotidiano è destinata a diventare multimediale. Il Digital Magazine sembra essere il futuro dell’editoria. Il digital magazine è una via di mezzo che unisce il piacere di sfogliare (su video, ovviamente) il giornale così come tutti lo conosciamo, a contenuti multimediali sempre più sorprendenti, siano essi video, foto o qualsiasi altro nuovo ritrovato come le immagini che parlano o testi che scivolano via una volta letti fino all’ultima riga. Una via di mezzo tra il sito web e il giornale, quindi, che diverse aziende nel mondo hanno colto come possibilità e per questo motivo stanno cercando di implementare nuove tecnologie per sfruttare le potenzialità dei tablet. Attualmente sono pochi i digital magazine veri e propri in circolazione. Sugli utenti hanno fatto presa le classiche applicazioni che permettono di sfogliare il quotidiano già dalle prime ore del mattino, senza doversi recare all’edicola. Un’esperienza che, in molti casi, non aggiunge null’altro alla semplice lettura. Un esempio di digital magazine puro è la rivista tecnologica Wired, la prima a proporsi come vero e proprio digital magazine con tutti i vantaggi del caso. La risposta degli utenti, al momento, non è stata delle migliori. Ma l’impressione è che i numeri siano destinati a crescere. Anche gli editori sembrano puntare forte sul nuovo formato, nonostante la sua gestione richieda una redazione dedicata. E se questa, un giorno, dovesse soppiantare quella classica? A oggi non ci è dato saperlo ma tra qualche tempo ogni curiosità verrà soddisfatta. Anche con un semplice tocco di un indice su uno schermo.
SiciliaInformazioni, 28 agosto 2010
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