Michele Aiello |
I carabinieri del comando provinciale di Palermo hanno notificato all'ex manager della sanità privata Michele Aiello un provvedimento di confisca dei beni del valore di 800 milioni di euro. L'imprenditore sconta una condanna a 15 anni e sei mesi per associazione mafiosa, corruzione continuata e truffa aggravata. La misura patrimoniale, già resa nota la scorsa settimana e oggi comunicata ad Aiello, è stata disposta dalla sezione misure di prevenzione del tribunale di Palermo. Aiello, coinvolto nella stessa inchiesta che ha portato alla condanna per favoreggiamento aggravato dell'ex governatore siciliano Salvatore Cuffaro, è ritenuto strettamente legato al boss Bernardo Provenzano. Secondo gli inquirenti, avrebbe potuto contare in tutto l'arco della sua attività imprenditoriale, nata nel settore edile e poi ampliatasi in quello della sanità, su una sostanziale situazione di monopolio assicurata dall'appoggio dei vertici di Cosa nostra, che avrebbe anche investito ingenti somme di denaro nelle sue aziende. Il provvedimento, nato dagli accertamenti patrimoniali del Nucleo investigativo del reparto operativo, riguarda il polo oncologico di eccellenza "Villa Santa Teresa", a Bagheria (Pa); otto imprese edili: la Costruzioni srl, la Edilcontrol srl, la Ati (Alte tecnologie ingegneristiche) group srl, la Selda srl, l'Emar srl, la Edil costruzioni srl, la Tuttedil srl e la Edil maf snc di Aiello Francesca & C. Confiscate inoltre sei imprese del settore sanitario - la Radiosystems protection srl; la Villa Santa Teresa - diagnostica per immagini e radioterapia srl; l'Italsystems srl; il Centro di medicina nucleare S. Gaetano srl; l'Atm (Alte tecnologie medicali) srl e Villa Santa Teresa group spa; la società che gestisce la squadra di calcio di Bagheria (Pa); la "Servizi & Sistemi srl", operante nel settore informatico; due stabilimenti industriali di circa 6.000 metri quadrati; un impianto di calcestruzzi; quattro edifici adibiti a uffici; 14 appartamenti a Bagheria e tre ville ad Aspra, Santa Flavia e Ficarazzi (Pa). E ancora il provvedimento riguarda 22 magazzini; 22 terreni edificabili, 24 auto; 22 veicoli industriali; 2 imbarcazioni da diporto; 145 rapporti bancari per 250 milioni di euro in contanti e due polizze vita. I giudici hanno anche disposto, a carico del manager, l'applicazione della misura di prevenzione della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno nel comune di residenza per due anni e sei mesi. I beni, sino ad oggi in amministrazione giudiziaria, sono stati messi a disposizione dell'Agenzia nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata, che ne stabilirà la destinazione. Sono circa 400 i lavoratori che operano nelle imprese sanitarie, edili e amministrative di Aiello. (La Repubblica, 14 agosto 2010)
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