Quella "guerra" tra il Cidma e il Laboratorio della Legalità, che viene da lontano...

Ciampi inaugura il Cidma

DINO PATERNOSTRO
Ci voleva un’insegnante arrivata dalla Toscana per farci notare la contraddizione tra un Cidma (Centro Internazionale di Documentazione sulle Mafie e il Movimento Antimafia) abbandonato e la “passerella” di ministri e sottosegretari per un Laboratorio della Legalità, “inventato” dal sindaco Nino Iannazzo proprio in contrapposizione alla struttura inaugurata dal Presidente Ciampi nel dicembre del 2000! Da tre anni, infatti, il Cidma (per responsabilità del sindaco, ma anche della sua stessa dirigenza) langue senza idee e senza risorse finanziarie, mentre il Laboratorio, annunciato da tempo, è stato inaugurato solo da due giorni, senza nessuna garanzia che possa funzionare adeguatamente, foss’anche per la semplice apertura e chiusura dei locali. Ovviamente, non si tratta di fare il tifo per l’una o per l’altra struttura, ma di pretendere che funzionino al meglio entrambe. A partire da un atto di responsabilità del Comune di Corleone, che non può continuare (colpevolmente) a dire: “del Cidma non me ne frega niente”. E non può pensare che basti aver inaugurato il Laboratorio per averlo funzionante. Ci vogliono, per entrambe le strutture, idee, progetti e risorse finanziarie. Per il Cidma – ha ragione Annaprof. – è urgente ordinare i faldoni con gli atti del maxi-processo, provvedendo anche alla loro digitalizzazione. Per il Laboratorio, la garanzia della sua regolare apertura e la disponibilità ad assicurare visite guidate. Per far questo, ci vuole anche tanta passione (e disinteresse) da parte di chi le amministra. Non si può continuare a pensare (come pure si è pensato e si pensa), che, per svolgere qualsiasi attività, ci vogliono sempre e comunque tanti soldi. A volte ce ne vogliono di meno, a volte niente, anche perché un po’ di sano volontariato, a volte, non guasterebbe… (d.p.)