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Manifestazione operaia alla Fiat di Melfi |
Roma, 22 ago. (Apcom) - I tre operai Fiat licenziati e reintegrati dal giudice di Melfi domani non resteranno a casa. Andranno a lavorare. Lo ha detto Giovanni Barozzino, uno dei tre lavoratori, ai microfoni di Sky Tg24. "Domani ci presentemo, lo hanno ordinato i giudici. Io alle 13.30 mi recherò allo stabilimento di Melfi insieme ai miei due compagni", ha detto Barozzino che avverte: "chiameremo le forze dell'ordine" se non ci dovessero far entrare. La Fiat ha chiesto ai tre lavoratori dello stabilimento di Melfi, licenziati nel luglio scorso e reintegrati dal giudice di lavoro, di non presentarsi in fabbrica alla riapertura dei cancelli domani. Il 6 ottobre sarà discusso il ricorso presentato dal Lingotto contro la decisione del giudice di Melfi. Intanto la Fiom sta valutando con gli avvocati se ci sono gli estremi per un'azione penale ha detto il segretario regionale della Fiom Basilicata, Emanuele Di Nicola, poichè il giudice aveva deciso "per il reintegro immediato dei tre lavoratori". Donami dalle 12 ci sarà un presidio della Fiom davanti all'azienda, anche per "informare i lavoratori", ha spiegato Di Nicola, sottolineando: "chiederemo che i lavoratori entrino come da ordinanza del giudice che è un giudice della Repubblica italiana. Marchionne non può pensare che le leggi dello Stato siano rispettate solo per fare profitto, ma devono essere rispettate anche quando di mezzo ci sono i lavoratori".
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