L'intervento del ministro Alfano |
di SALVO PALAZZOLO
Viaggio a Corleone nella palazzina che ha ospitato la latitanza del super boss. Adesso lo stabile è diventato la casa delle associazioni impegnate nella lotta alle cosche. Don Luigi Ciotti: 'Ora questi misteri vogliamo cominciare a svelarli'
E' ancora la casa di molti misteri. Cortile Colletti 2, Corleone. Dove Bernardo Provenzano si sarebbe rifugiato più volte durante la sua lunga latitanza.
L'intervento del ministro Maroni |
"Ma adesso quei misteri vogliamo cominciare a svelarli", dice don Luigi Ciotti mentre entra nella palazzina che fino al 1985 apparteneva alla famiglia Provenzano e oggi è diventata una casa delle associazioni antimafia e una bottega dei prodotti realizzati nelle terre confiscate ai boss. "Questo non è un museo - dice il sindaco di Corleone, Nino Iannazzo - è un laboratorio concreto di antimafia. E da questo luogo simbolo, oggi, vogliamo dire che non c'è più spazio per chi vorrebbe tornare a seminare il terrore a Corleone, o da Corleone". Sono le stesse parole che il primo cittadino pronunciò l'anno scorso dopo la scarcerazione del figlio di Riina, Giuseppe: qualche mese dopo, il rampollo di don Totò tornò in carcere per scontare un residuo di pena della condanna per associazione mafiosa. Uscirà a marzo.LEGGI TUTTO
2 commenti:
Domanda? come fa un 'non-corleonese' a trovare questa bottega, se cercando 'cortile Colletti' a Corleone su google maps, spunta fuori SOLTANTO -Cortile Colletti, Bisacquino!?
come non lo sa? credevamo che anche questo centro l'avesse ispirato lei dalla svizzera!!!
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