I magistrati sono convinti di essere molto vicini all'identificazione dell'uomo che si sarebbe occupato della trattativa tra Stato e Cosa nostra negli anni delle stragi
Sarebbe di origine altoatesina e per oltre trent'anni avrebbe avuto rapporti con i Servizi segreti anche se non si sarebbe mai ufficialmente arruolato. Questo l'identikit del misterioso signor Franco, il personaggio che, da dietro le quinte, avrebbe mosso i fili della trattativa tra Stato e mafia, garantito la latitanza del boss Bernardo Provenzano e protetto Vito Ciancimino, ex sindaco mafioso di Palermo. Massimo Ciancimino, dopo oltre un anno di incertezze, ha dato ai pm di Palermo, che sulla trattativa indagano, un manoscritto del padre in cui figurano anche nome e cognome del "signor Franco". Indicazioni che avrebbero consentito di risalire all'altoatesino, ormai pensionato, e comunque mai inserito nelle liste ufficiali degli 007 italiani. Gli inquirenti, però, non sarebbero ancora in possesso di una foto del misterioso protagonista di decenni di intrighi e rapporti tra pezzi dello Stato e criminalità. E per l'identificazione del signor Franco si è mossa anche la Procura di Caltanissetta che sta cercando di ricostruire il ruolo dei Servizi nelle stragi mafiose del '92. I pm nisseni hanno delegato alla Dia una serie di perquisizioni in diverse abitazioni e immobili di Massimo Ciancimino e di alcuni suoi familiari e conoscenti a caccia di documenti utili. Domani vertice in procura per fare ordine sull'ingente documentazione sequestrata.
(La Repubblica, 04 luglio 2010)
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