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Matteo Messina Denaro (foto del 1998) |
PALERMO - Il boss latitante Matteo Messina Denaro avrebbe assistito il 9 maggio scorso, sugli spalti dello stadio Renzo Barbera, all'incontro di calcio tra il Palermo e la Sampdoria, decisivo per l'accesso alla Champions League. La presenza dell'erede di Riina e Provenzano, con tanto di maglia rosanero, era legata a un summit di mafia che si sarebbe svolto proprio quel giorno per pianificare le strategie di Cosa Nostra. A raccontare il retroscena che ha dell'incredibile ai carabinieri del Ros, secondo quanto riporta La Repubblica, sarebbe stata la stessa fonte che ha lanciato l'allarme circa il pericolo di nuovi attentati alla squadra mobile e al palazzo di giustizia di Palermo. Le indicazioni raccolte in carcere dai carabinieri sono adesso al vaglio dei magistrati della direzione distrettuale antimafia Marcello Viola, Lia Sava e Francesco Del Bene, nonchè del procuratore aggiunto Antonio Ingroia, che dovranno valutare l'attendibilità della fonte e cercare riscontri al suo racconto. Secondo questa ricostruzione Messina Denaro era contrario al ritorno alla strategia delle bombe. Ma i boss palermitani insistevano, e del nuovo corso mafioso si sarebbe dovuto discutere in un'altra riunione. Ai no di Messina Denaro, i fautori della linea dura avrebbero risposto rilanciando: "Dovremmo fare due attentati in ogni provincia".
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