Un proiettile calibro 12 che arriva in redazione, un segnale inequivocabile in Calabria, che segna un confine fra il tuo lavoro e la tua vita. A raccontare questa ed altre storie “Avamposto, nella Calabria dei giornalisti infami', un libro che raccoglie sedici storie di giornalisti minacciati dalla 'ndrangheta. Non sono eroi, né temerari, sono persone comuni, giornalisti testardi – spesso precari – che si ostinano a fare solo il proprio lavoro. Si chiamano Michele Inserra, Giuseppe Baldessarro, Filippo Cutrupi, Antonino Monteleone, Francesco Mobilio, Alessandro Bozzo, Fabio Pistoia, Agostino Pantano, Agostino D'Urso, Leonardo Rizzo, Giuseppe Baglivo, Antonio Anastasi, Lino Fresca, i cronisti nel mirino. Vite blindate, violate, quelle dei giornalisti minacciati, e delle loro famiglie. Tutto intorno l'aria si fa pesante, e da vittima, talvolta diventi anche colpevole. La tua colpa è quella di essere “'mpamu”, sbirro, così racconta la figlia di uno dei giornalisti minacciati. L'ha saputo a scuola, perchè così i compagni erano soliti chiamare il padre – giornalista. LEGGI TUTTO
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