Chi sapeva dell’esistenza di Mauro Rostagno o Giancarlo Siani o Peppino Impastato prima che fossero uccisi? Sui cronisti vittime di mafie si sono scritti molti libri. Questo è il primo libro sui giornalisti vivi. Perché di santini, questo Paese, ne ha già avuti abbastanza. Tra i protagonisti di “Taci infame” vi sono Antonio Sisca, il giornalista del paese calabrese dei casi di «lupara bianca», Filadelfia; Arnaldo Capezzuto e Rosaria Capacchione, testimoni e delle imprese della camorra nelle viscere di Forcella e delle infiltrazioni dei Casalesi nella politica e nell’economia; Dino Paternostro, cronista dell’ascesa criminale dei corleonesi; Michele Albanese, che ha fatto conoscere i segreti delle cosche di Gioia Tauro; Carlo Ruta, a cui si devono molte delle verità sull’omicidio di Spampinato, il giornalista ucciso per aver denunciato le commistioni tra mafia e politica nella provincia di Ragusa. O ancora Lirio Abbate, che ha seguito accanto alla Squadra mobile di Palermo l’arresto di Bernardo Provenzano; Gianni Lannes, il giornalista pugliese vittima di attentati incendiari e censurato dall’informazione per essersi occupato di criminalità istituzionali; Angela Corica, la giovane corrispondente calabrese intimidita con cinque colpi di pistola contro la sua automobile.
Nei territori dominati dalle mafie, i giornalisti che indagano e denunciano diventano bersaglio di minacce, intimidazioni e aggressioni. Lavorano solitamente in testate locali, in condizioni di minorità economica e intellettuale; sono indifesi e vulnerabili, rimangono sconosciuti nonostante la passione che riversano nel loro lavoro. Il libro non è una galleria di eroi civili che si battono a mani nude contro i mafiosi, ma un viaggio nelle periferie dell’informazione dove raccontare può essere pericoloso, dove né la mafia né l’antimafia sono sempre uguali. Questo libro è un reportage esemplare sulla più inquietante periferia dell’informazione italiana in tutti i suoi aspetti, quella del Mezzogiorno, grazie al quale vengono sottratte dal silenzio e dall’isolamento persone e storie altrimenti invisibili.
Walter Molino è un giornalista siciliano. Sue inchieste e reportage sono stati pubblicati su Diario, Il Sole 24 Ore, Il Fatto quotidiano, Il Venerdi di Repubblica, Linus.
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