lunedì, giugno 14, 2010
Pomigliano, no della Fiom all'accordo "ricatto" della Fiat
La Fiom ribadisce il suo "no" ad uno stravolgimento delle leggi e del contratto nazionale, ma lancia una proposta alla Fiat per salvare lo stabilimento di Pomigliano e gli investimenti promossi dal Lingotto sul sito campano (Tutti i punti discussi dell'accordo). Con l'utilizzo dei 18 turni e delle flessibilità necessarie è possibile, rilancia il segretario generale dei metalmeccanici della Cgil, Maurizio Landini, «garantire una produzione annua superiore alle 280 mila Panda» indicate come obiettivo dall'azienda, con un 18mo turno strutturale, e senza lo straordinario. È questa la proposta che arriva dalla Fiom al termine del Comitato centrale, convocato dalle tute blu per dare una risposta alla Fiat in vista della nuova convocazione dei sindacati per domani. Un tavolo a cui la Fiom non è stata chiamata ma che vedrà comunque un suo osservatore al tavolo. «Se la Fiat sceglie di applicare in tal modo il Ccnl e le leggi, la Fiom ne prende atto senza alcuna opposizione, disponibili ovviamente a una applicazione anche delle parti più rigorose e severe» chiarisce il 'parlamentino’ della Fiom nel documento finale approvato all'unanimità. «Non accedere a questa soluzione renderebbe evidente che per la Fiat l'obiettivo non è nè quello della produzione nè quello della flessibilità o compatibilità produttiva, ma come evidenziato dalle dichiarazioni dei ministri Sacconi e Tremonti l'obiettivo diventerebbe quello di voler affermare il superamento del contratto e dello Statuto dei lavoratori». Una strada che per la Fiom resta impercorribile. LEGGI TUTTO
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