
“La destinazione sociale di un bene confiscato - ha detto Stefania Crogi - è emblema di legalità e del patto del cittadino con lo Stato nell’ottica di uno sviluppo che passi attraverso il diritto al lavoro e i diritti in senso generale”. “Per la CGIL - ha sottolineato Susanna Camusso - responsabilità individuale e delle istituzioni, legalità e lavoro sono tre parole fondamentali. Il lavoro- ha aggiunto - non sarà mai lavoro libero se è lavoro sottomesso alla mafia”. Mariella Maggio ha detto: “nella battaglia per l’assegnazione alla cooperativa Placido Rizzotto siamo qui per sottolineare che siamo tutti con Vincenzo Liarda (il sindacalista delle Madonie che ha ricevuto minacce dopo essersi speso su questo fronte)”. “La manifestazione di oggi - ha aggiunto - è un presidio per la legalità in senso lato: legalità nel lavoro, legalità come affrancamento dalla mafia, legalità come principio fondante dello stato democratico. In quest’ottica non può che preoccuparci la norma sulle intercettazioni - ha sottolineato Maggio - che limiterà il diritto a essere informati, pregiudicherà importanti inchieste giudiziarie, rafforzerà un principio che purtroppo sembra prendere sempre più campo, cioè che l’impunita è possibile”.
Il senatore Giuseppe Lumia (Pd): "Il feudo Verbuncaudio è stato sempre controllato dalla mafia"
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