«Siamo arrivati al colmo della nomina di un “ministro del nulla”, in funzione dell'ennesima legge “ad personam” per sottrarre i politici alla Giustizia, mentre si tradisce la Costituzione sui temi della legge uguale per tutti, della libertà di stampa e dei fini sociali in tema di economia di mercato». Partendo dal caso Brancher, è il durissimo commento sul caso della nomina a ministro di Aldo Brancher, dato da Famiglia Cristiana nel numero in uscita questa settimana. «Al Parlamento non si chiede di discutere, ma solo di approvare le decisioni del Governo - scrive ancora Beppe Del Colle nell'editoriale -; la maggioranza è divisa su tutto, tranne che sull'ossequio devoto (almeno a parole) al capo del Governo».
L’Unità, 29 giugno 2010
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