venerdì, giugno 25, 2010
Bufera su Brancher, interviene Napolitano: «Non deve usare legittimo impedimento». Il Pd: «È uno scandalo, ora dimissioni»
Non si placano, intanto, le polemiche sulla decisione del ministro di appellarsi al legittimo impedimento. Interviene in modo deciso anche Giorgio Napolitano, con una nota, e precisa che la ragione di legittimo impedimento («organizzare il nuovo ministero») proposta dai legali del neoministro Aldo Brancher al processo Antonveneta nei suoi confronti per chiedere il rinvio dell'udienza, non esiste. «In rapporto a quanto si è letto su qualche quotidiano questa mattina a proposito del ricorso dell'onorevole Aldo Brancher alla facoltà prevista per i ministri dalla legge sul legittimo impedimento, si rileva che non c'è nessun nuovo Ministero da organizzare, in quanto l'onorevole Brancher è stato nominato semplicemente ministro senza portafoglio», si legge in una nota della Presidenza della Repubblica. «Le parole del Quirinale sono un macigno. Solo le dimissioni del ministro Brancher possono sanare questo scandalo. Le chiediamo per il bene del Paese e per il rispetto delle istituzioni». Lo afferma in una nota il vicesegretario Pd, Enrico Letta. Ma a dare avvio alle polemiche erano stati per primi i finiani. «È inelegante che un ministro appena nominato e ancora senza delega - afferma il 'finiano', Italo Bocchino - cominci invocando il legittimo impedimento che era stato pensato per impedire le aggressioni dei magistrati ai ministri, non per nominare ministri che erano già sotto processo». «Con grande lealtà e chiarezza abbiamo detto di ritenere assolutamente inopportuno sul piano politico la procedura con cui si è arrivati da parte del nuovo Ministro a chiedere il legittimo impedimento. Sul piano formale nulla da eccepire, su quello politico molto, anche alla luce di una delega che non è chiara e non è stata ancora attribuita». Lo ha detto Fabio Granata, vice presidente della commissione nazionale Antimafia, a margine della presentazione a Palermo di Generazione Italia Sicilia, rispondendo alle domande dei giornalisti sulla nomina del nuovo ministro Brancher.
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