Oggi i nostri braccianti, dopo la pausa di ieri, sono tornati a lavorare nei campi; hanno bagnato le piantine di melanzane, peperoni e broccoli, che serviranno per alimentare i volontari durante il periodo estivo, e poi hanno sistemato i tubi per l’irrigazione. Gli addetti alla cucina sono andati al mercato e Antonio ha comprato la coppola: ora sembra un vero siciliano. Stasera dovrebbero conferirci la cittadinanza onoraria di Corleone; a tal proposito c’è una bella battuta di Ivo che, indicando Renatone, ha esclamato: “A lui gli ci vòle due fogli!”. Nel pomeriggio Calogero ci ha accompagnati a Portella della Ginestra e lì ci siamo incontrati con Mario e Serafino, due reduci della strage del 1° maggio 1947. Come spesso accaduto in questi giorni, anche l’incontro di oggi ci ha toccati profondamente, e come al solito ad ascoltare le loro testimonianze ci siamo emozionati e commossi. Questi ottantenni hanno una forza di volontà incredibile e continuano a raccontare, con tenacia e speranza, per non far dimenticare quello che è accaduto; un po’ come capita ai partigiani e agli ex internati, con la differenza che i reduci di Portella hanno poca visibilità e considerazione, e si lamentano perché in questo luogo non si è mai recato un presidente della Repubblica. Nonostante ciò ci hanno congedato con un po’ di speranza. Mario, il più anziano dei due, ha detto che morirà soltanto quando i veri colpevoli della strage saranno resi noti. Oggi le donne in cucina si sono molto indaffarate per la cena di stasera, a cui doveva presenziare il sindaco di Corleone, il quale però non è potuto venire, e allora … mangeremo tutto noi, perché ci aspettano i manicaretti delle nostre cuoche eccezionali, Anna, Anna e Marcella, aiutate egregiamente dall’insostituibile Antonio. Stasera abbiamo fatto tutti la tessera del circolo LIBERARCI DALLE SPINE.
I volontari del CRC La Rampa
Diario del 7 maggio 2010
Nessun commento:
Posta un commento