di Umberto Lucentini
«Non infanghi chi ha salvato l'Italia dal comunismo. Vada a vivere all'estero». Questo il messaggio (con proiettili acclusi) recapitato al figlio dell'ex sindaco di Palermo, che sta collaborando con le procure sui rapporti tra mafia e Stato. Nella lettera anche intimidazioni per Michele Santoro e Luciano Violante
«Signor Ciancimino, spero che questa lettera le sia recapitata, come da mie istruzioni, nella giornata del 2 aprile, lei sa a cosa mi riferisco. Consideri queste poche righe come un buon consiglio dato da una persona che anche suo padre ha saputo apprezzare e stimare, e che comunque oggi è a conoscenza di fatti e circostanze tali da poterle essere, forse, ancora di aiuto». E' una frase dell'ultima lettera arrivata a Massimo Ciancimino, figlio dell'ex sindaco di Palermo legato alla mafia Vito Ciancimino, nato il 2 aprile 1924: ed è a lui, il padre, che evidentemente si riferisce il mittente parlando del 2 aprile. LEGGI TUTTO
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