È stata un incontro interlocutorio quello che si è svolto ieri a Palermo, presso l’assessorato regionale alla sanità, tra l’assessore Massimo Russo e la delegazione composta dai dirigenti della Cgil, che l’avevano chiesto, dalla Cisl, dagli operatori sanitari e da alcuni Sindaci della zona del Corleonese, per discutere dei problemi dell’ospedale di Corleone. La soppressione della U.O. di Psichiatria, la riduzione a “Punto Nascita” dell’U.O. di Ostetricia e Ginecologia, la cronica carenza di personale medico nell’U.O. di Pediatria e la mancanza di attrezzature sanitarie hanno oggettivamente depotenziato la struttura ospedaliera, facendo temere il peggio. Cioè, il progressivo smantellamento, fino alla chiusura. E questi timori sono stati espressi con franchezza all’assessore, che li ha fugati con decisione. Nel merito, dopo un confronto a “muso duro” durato circa due ore, l’assessore ha manifestato caute “aperture” sulla possibilità di ripristinare l’U.O. di Psichiatria e l’U.O. di Ostetricia e Ginecologia, confermando la disponibilità a dotare la Pediatria del necessario personale medico, non appena definita la pianta organica. L’assessore Russo ha comunicato anche che, con i fondi dell’art. 20, intende completare la seconda ala dell’ospedale di Corleone, i cui lavori sono fermi da anni. Si è impegnato a sollecitare il direttore generale dell’Asp di Palermo affinché doti l’ospedale delle necessarie attrezzature sanitarie. Infine, ha accolto l’invito a visitare al più presto l’ospedale di Corleone. “Ma deve venire percorrendo la SP2 e la SP4 Partinico-S.Cipirello-Corleone”, gli è stato raccomandato. (d.p.)
NELLA FOTO. Un momento dell'incontro.
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