Le relazioni pericolose con boss e politici in Sicilia. Una vita da romanzo criminale
Eppure ci avevo fatto il callo. Perciò, come accade quando si aspetta il turno dal barbiere, ingannavo l’attesa sfogliando una rivista illustrata, forse un numero del settimanale “Epoca”. A un certo punto la mia attenzione si fermò su un servizio dedicato ai grandi latitanti della mafia siciliana, i luogotenenti di Luciano Liggio, allora ritenuto ancora il capo del clan dei corleonesi. C’erano foto vecchie di Totò Riina, ma in particolare ricordo che il giornale cercava di ricostruire al computer il volto di uno dei mafiosi più celebrati e nello stesso tempo sconosciuti. Partendo dall’unica foto esistente che ritraeva il boss. LEGGI TUTTO
Eppure ci avevo fatto il callo. Perciò, come accade quando si aspetta il turno dal barbiere, ingannavo l’attesa sfogliando una rivista illustrata, forse un numero del settimanale “Epoca”. A un certo punto la mia attenzione si fermò su un servizio dedicato ai grandi latitanti della mafia siciliana, i luogotenenti di Luciano Liggio, allora ritenuto ancora il capo del clan dei corleonesi. C’erano foto vecchie di Totò Riina, ma in particolare ricordo che il giornale cercava di ricostruire al computer il volto di uno dei mafiosi più celebrati e nello stesso tempo sconosciuti. Partendo dall’unica foto esistente che ritraeva il boss. LEGGI TUTTO
Nessun commento:
Posta un commento