di Norma Ferrara
21 marzo, politica ascolti voce dei familiari delle vittime. Primo giorno di primvera: una data riconfermata per 15 anni nel Paese
"Nessuno tocchi il 21 marzo". Così Don Luigi Ciotti, presidente di Libera, nella XV Giornata della Memoria e dell'impegno. L'aveva dichiarato il giorno prima durante il "grande abbraccio" con i familiari a San Fedele, a pochi passi dal Duomo. "Questa data è stata scelta negli anni dagli stessi familiari di vittime delle mafie, che con il loro dolore ma anche il loro impegno, hanno voluto che il 21 marzo, primo giorno di primavera, fosse la giornata nazionale in cui si ricordano tutte ma proprio tutte le vittime delle mafie". Quella in cui, i nomi più noti, vengono letti accanto a quelli meno noti, a quelli dimenticati e persino a quelli che ancora non possiamo pronunciare, perché non li conosciamo. "Questa data - commenta Ciotti - ha uno spessore etico, culturale, politico, ed è la giornata in cui ciascuno dei familiari è uscito allo scoperto, ha ritrovato il coraggio di partecipare, di condividere con gli altri e di raccontare". LEGGI TUTTO
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