di Salvo Palazzolo
Il vice di Provenzano parla con i pm. Il boss che faceva da "ministro dei lavori pubblici" del capo di Cosa nostra accetta di farsi interrogare dai magistrati che indagano sulla trattativa e conferma alcuni passaggi della ricostruzione di Massimo Ciancimino, che intanto ha ritrovato un documento del padre su Dell'Utri. Dopo anni di carcere, oggi dice: "Io ritengo in cuor mio di aver riscoperto i valori delle istituzioni. Perché troppi guai ho avuto, una famiglia distrutta e tutto il resto. Ecco perché rispondo". Pino Lipari, 74 anni, il ministro dei lavori pubblici di Bernardo Provenzano, resta ancora uno degli irriducibili di Cosa nostra (nonostante i buoni propositi annunciati), ma accetta di parlare con i magistrati di Palermo che indagano sulla trattativa fra pezzi dello Stato e la mafia. Il boss (ormai tornato in libertà) ha spiegato ai pm Nino Di Matteo e Antonio Ingroia di aver discusso del papello con Vito Ciancimino, durante un incontro all'hotel Plaza di Roma. LEGGI TUTTO
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